domenica, novembre 22, 2015

Le premesse rifiutate

Avevo iniziato a scrivere il mio primo post sui materiali, avrei voluto parlarvi di carta, ma, mentre scrivevo, mi sono accorta che non riuscivo ad arrivare al nocciolo del discorso. Avevo scritto una valanga di premesse che mi erano sfuggite dal precedente post, così ho pensato di riunirle tutte in un altro post, l'ultimo lo giuro, prima di arrivare finalmente a parlare dei miei tanto cari materiali.
Prima premessa: non entrerò nel merito della raccolta differenziata dedicata alle aziende e alle attività, ma resterò soltanto nell'ambito domestico, che in fondo è quello che ci interessa di più. E non intendo nemmeno commentare o discutere le vostre TARI :-) mentre invece sono molto curiosa di sapere come funziona la tariffazione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in altri paesi, quindi cari lettori statunitensi e francesi che vedo nelle statistiche raccontatemi pure la vostra nei commenti qui sotto.
Non intendo fare commenti sulle diverse TARI perché non conosco le realtà di tutti i comuni d'Italia, il tipo di servizio e i suoi costi di gestione, la copertura che il comune intende raggiungere con la TARI stessa e tutto quello che ci gira intorno. Nel mio passato lavorativo ho anche elaborato delle proposte di calcolo della tariffa per alcuni comuni coi quali abbiamo lavorato ed è una cosa davvero complessa che comunque scontenta qualcuno, che siano le utenze domestiche o le non domestiche. Quello di cui il cittadino spesso non si rende conto è che il servizio costa, e non costa poco; una buona raccolta differenziata permette ai comuni di rientrare in piccola parte dei costi grazie ai consorzi di filiera, ma da lì a coprire la spesa totale ce ne vuole.
Seconda premessa: prima di iniziare a parlare di materiali, sarebbe meglio spendere due parole su come funziona in Italia il sistema CONAI, almeno a grandi linee. Per farla proprio breve breve breve il fulcro di tutta la faccenda è l'accordo quadro ANCI CONAI che i comuni sottoscrivono; l'accordo nasce in seno al Decreto Ronchi del 97 e prevede che

Operativamente, ciascun Comune che ha attivato la raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio di un materiale, sottoscrivendo la relativa convenzione, si impegna a conferire i rifiuti di imballaggio al Consorzio di Filiera, secondo le modalità riportate nell’Allegato Tecnico relativo. Parallelamente, il Consorzio di Filiera si impegna a ritirare il materiale e garantirne il successivo avvio a riciclo. Il Consorzio di Filiera si impegna, inoltre, a garantire il riconoscimento di corrispettivi, variabili in funzione della quantità e della qualità del materiale conferiti, che costituiscono i maggiori oneri della raccolta differenziata.(1)

In parole povere: i comuni che sottoscrivono questi accordi ricevono un contributo dai singoli consorzi di filiera (quello della carta, quello della plastica, quello dell'alluminio, quello dell'acciaio, quello del legno e quello del vetro) in funzione della quantità e della qualità dei rifiuti conferiti separatamente dai cittadini.
E' praticamente impossibile che con questi contributi il comune rientri delle spese del servizio, però sicuramente sono un valido aiuto nel far quadrare i conti. Anche perchè i tipi di servizio di raccolta che permettono di raggiungere le migliori performances di differenziata sia a livello quantitativo che qualitativo sono anche quelli che costano di più, come ad esempio la raccolta porta a porta.
La terza premessa invece riguarda i diversi tipi di raccolta differenziata, che vengono progettati incrociando le esigenze logistiche e di performace del comune, senza dimenticare che la soluzione che si è rivelata ottima per una certa realtà potrà rivelarsi disastrosa per un'altra area.
La raccolta può infatti essere:
- stradale, quella che tutti abbiamo ben presente, coi cassonetti posizionati in strada e accessibili a tutti 
- di prossimità, col posizionamento di isole che raccolgono nello stesso posto, a volte dotato di recinzione, cassonetti più piccoli per la raccolta di tutte le tipologie di rifiuti
- porta a porta, con la sparizione di cassonetti in strada a disposizione di più utenze, ma bidoni o sacchi ad uso condominiale/familiare che vengono custoditi in aree private e posizionati sul marciapiede solo nei giorni dello svuotamento.
La raccolta differenziata può essere monomateriale o multimateriale: la prima prevede la raccolta singola di ogni materiale, con la presenza di un bidone per ognuno di essi. Tipicamente alcuni materiali vengono raccolti insieme per ottimizzare i costi e perchè comunque sono poi relativamente facili da separare utilizzando dei macchinari; le due possibilità più utilizzate sono la multimateriale leggera plastica+metalli e il vetro da solo e la multimateriale pesante vetro+metalli e la plastica da sola.
Per facilitare l'utenza ogni comune sceglie anche dei colori per contraddistinguere i diversi contenitori, per cui la carta che a Torino è gialla altrove potrebbe essere bianca, marrone, rosa, verde, blu: non esiste nessuna normativa nazionale che regoli questa cosa.
Direi che con le premesse ho finito, a breve inizio davvero coi materiali, promesso :-) Se intanto però siete curiosi e volete sapere qualcosa in più sui consorzi di filiera potete dare un'occhiata ai loro siti web

CONAI, consorzio nazionale imballaggi, la mamma di tutte le filiere
Comieco, consorzio di filiera degli imballaggi a base cellulosica
Corepla, consorzio di filiera degli imballaggi in plastica
CiAl, consorzio di filiera degli imballaggi in alluminio
Ricrea, consorzio di filiera degli imballaggi in acciaio
Coreve, consorzio di filiera degli imballaggi in vetro
Rilegno, consorzio di filiera degli imballaggi in legno

E se non avete voglia di leggervi troppe cose, in questa pagina del sito del CONAI trovate un ottimo riassunto di tutta la faccenda.
Buon divertimento e buona lettura.

(1) http://www.conai.org/enti-locali/accordo-quadro-anci-conai

2 commenti:

Marica
martedì, dicembre 08, 2015

qui, come ti avevo detto, ogni casa ha due bidoni: uno nero per l'indifferenziato e l'organico (che appunto non viene differenziato) e l'altro blu per carta+plastica+vetro+metallo.
Anzi, ce n'e' anche un terzo, verde, per foglie, prato, rami e altro materiale da giardino.
Il nero viene ritirato una volta a settimana, il blue e il verde ogni due settimane, alternandosi.

Noi a casa siamo attenti a differenziare quel che possiamo fare e a ridurre rifiuti... e il bidone nero e' sproporzionato rispetto a quello che ci buttiamo dentro :-)
Ma la tariffa rifiuti non e' personalizzata, dipende solo dalla metratura della casa.

luciaaaa
martedì, dicembre 08, 2015

Grazie Marica, molto interessante. Sarebbe bello anche sapere quanto costa poi separare tutte le diverse frazioni riciclabili e con quale efficienza si riesce ad ottenerla. Sicuramente, vista anche la frequenza di raccolta, i costi vengono invece tagliati proprio sul servizio, da noi passano 5 volte alla settimana a raccogliere le varie frazioni differenziate, organico compreso.
La tariffa che paghiamo qui una volta era proporzionale solo alla metratura della casa, adesso viene corretta anche col numero di persone che ci abitano e lo trovo anche giusto.

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