lunedì, maggio 09, 2016

Metallo non metallo

Quando ho deciso di aprire questo blog avevo detto che avrei parlato di un po' di tutto, ma mi rendo conto che ultimamente mi sono concentrata un po' troppo sulla mia pancia e poco sul resto. Così tornerei a bomba sui miei post rifiutosi perché ho ancora almeno un materiale di cui parlare per poi, magari, fare anche una breve carrellata anche su rifiuti organici, indifferenziato e qualche rifiuto pericoloso col quale abbiamo a che fare anche noi utenze domestiche.
Andiamo con ordine e finiamo il lavoro iniziato mesi fa: ho parlato di carta, plastica e vetro: all'appello mancano ancora i metalli. Li ho tenuti per ultimi perchè forse sono il materiale più facile da riconoscere e separare e, a meno che non vi cibiate di tonno e fagioli, sono anche un rifiuto con il quale abbiamo poco a che fare.
La prima cosa da dire è che quasi mai i metalli vengono raccolti da soli e i motivi sono principalmente legati al contenimento dei costi: non ne produciamo tanti e lo svuotamento di appositi bidoni andrebbe ad incidere molto sui costi del servizio senza apportare dei reali benefici. Inoltre, per le loro caratteristiche magnetiche, sono facilmente separabili da altre categorie merceologiche di rifiuti ottenendo un lavoro pulito.
Come avevo già scritto anche altrove, a seconda del comune di appartenenza si possono avere in sostanza due diversi tipi di raccolta multimateriale: quella pesante, che comprende vetro e metalli (qui a Torino, ad esempio, funziona così) oppure quella leggera, che invece prevede la raccolta di plastica e metalli insieme.
Una volta individuata questa differenza, basterà imparare a distinguere i metalli da tutto il resto e gettarli nel contenitore giusto, insieme al vetro o alla plastica a seconda di quanto vi è stato comunicato dal gestore.
Per metalli intendiamo sia alluminio che acciaio che, insieme, vanno a formare praticamente tutti gli imballaggi metallici che usiamo: lattine di bevande, barattoli, scatolette, tappi, fogli e vaschette di carta stagnola, bombolette spray (deodorante e simili; quelle che contengono sostanze pericolose vanno conferite all'ecoisola), tubetti, insomma, tutto quello che è fatto di metallo.
Come già detto per gli altri materiali, anche in questo caso sono esclusi dalla raccolta tutti gli oggetti fatti di materiali accoppiati tra loro e non separabili, che, fatte salvo alcune eccezioni (vedi quanto detto a proposito del Tetrapak nella raccolta della carta), vanno conferiti insieme ai rifiuti indifferenziati. Un'altra eccezione che invalida nuovamente la regola sono le capsule per il caffè Nespresso che vengono ritirate presso i rivenditori e avviate a recupero in base ad un accordo stretto proprio tra CiAl, CIC, Federambiente e Nespresso; per i dettagli potete leggere qualcosa anche qui sul sito di CiAl.
Concludo dicendo ancora una cosa: separare i metalli è semplice e la loro raccolta differenziata è molto importante perchè essi sono riciclabili all'infinito senza perdere nessuna delle loro caratteristiche: un lingotto di alluminio vergine e uno di alluminio riciclato sono esattamente uguali, è davvero un peccato che vadano sprecati nella raccolta indifferenziata!

2 commenti:

Lidia
sabato, maggio 14, 2016

Sono contenta che tu abbia parlato anche dei metalli perché qui ho sempre avuto un dubbio: i fogli di alluminio utilizzati si possono buttare fra i metalli? E se magari non sono proprio puliti va bene lo stesso?

luciaaaa
martedì, maggio 17, 2016

Ma sì Lidia, a meno che non si tratti di roba super unta e bisunta io butterei tranquilla nei metalli sia i fogli di alluminio che le vaschette usa e getta.

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