giovedì, luglio 14, 2016

Fare piani


Diciamo che negli ultimi 10 mesi la vita mi ha insegnato che fare piani, progettare cose è un'attività assolutamente sopravvalutata. Ho monitorato il mio ciclo per mesi diventando una virtuosa nello scovare il giorno dell'ovulazione e sono rimasta incinta nell'unico ciclo in cui l'informazione era assolutamente confusa.
La vita con un figlio poi fa saltare progetti continuamente, senza considerare poi quegli imprevisti che non sono neanche lontanamente immaginabili.
Allora perché sono qui a crogiolarmi nella tristezza se sono cose che già so?
Fare progetti è un'attività sopravvalutata: bisognerebbe sempre trovarsi per caso al posto giusto nel momento giusto, così da non sapere mai tutto quello che uno potrebbe perdersi.
Dai che l'avete capito anche voi: ieri sera volevo andare al concerto di Max Gazzè al Flowers Festival e invece siamo rimasti a casa con la piccola iena febbricitante. Piccola iena febbricitante che oggi ha saltato la sua prima gita e che domani, salvo miracoli dell'ultima ora, salterà anche la festa dell'asilo e ci farà volare anche il concerto degli Afterhours sempre a Collegno.
Ma cara piccola iena, non ti ammali mai, proprio sta settimana dovevi dare il meglio di te?
Eviterò poi di fare un discorso meramente economico, ma sto mese l'asilo l'hai visto col binocolo, l'ultima settimana del mese probabilmente ce ne andremo al mare, ergo potevamo anche risparmiarci il costo della retta, nevvvero?
Scherzi a parte: sono triste perché avevo programmato tutto in modo che questa fosse una settimana indimenticabile per la iena e invece la trascorreremo qui in casa noi tre, tra tachiprine e collirio antibiotico, aspettando che passi, qualsiasi cosa sia. E sperando che il piccolo guerriero collabori e non mi renda la convivenza a tre più difficile di quello che sarebbe in condizioni normali.
Si può fare.

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