martedì, agosto 08, 2017

Domenica d'Agosto, che caldo fa...

C'era una volta una domenica di agosto a Torino una allegra famiglia - mamma, babbo, una iena e un guerriero - che aveva deciso di organizzare una gita in bicicletta. Un pic nic al Valentino là dove erano già stati tante volte, proprio lo stesso posto dove a pasquetta i vigili gli avevano detto di mettere via il pallone perchè era vietato giocare a palla.
L'allegra famiglia arriva sul posto e subito capisce che è davvero il mese di Agosto: l'area è quasi deserta, all'orizzonte solo due amiche che pranzano e una mamma con due figli. Il resto è solo pace e silenzio. Apparecchiano la tavola e mangiano serenamente, poi la iena e il guerriero vogliono correre sul prato, il babbo li insegue e la mamma si riposa sulla coperta. Erano le 14 e tutto andava bene.
Ma ecco all'orizzonte due vigili - questa volta niente pallone - e la famiglia pensava di essere al sicuro. E invece no: "cara famiglia, deve sloggiare, su questo prato non si può stare; il cartello all'ingresso non mente: no pranzi, no bivacchi, niente di niente. Questa è area di pregio all'interno del parco, per la vostra gita andate verso l'arco".
L'allegra famiglia carica la bici e si sposta senza fiatare. E vissero tutti felici e contenti.

La morale della favola è che la legge è uguale per tutti e se è vietato è vietato. Anche se a Pasquetta non lo era, solo giocare a pallone. Mah...
La vera morale però è che la legge non è uguale per tutti perchè, dove ti giri ti giri, al Valentino c'è sempre qualcuno col naso per aria, su una panchina o sul prato, che non è lì per caso, non sta studiando le piante o contando i piccioni, ma probabilmente aspetta qualcuno per fare affari. E non vende noccioline per gli scoiattoli. Allora, cari vigili, io rispetto il vostro lavoro e mi sposto se non posso stare lì, però voi, per rispetto di tutte le persone che vorrebbero godersi il parco con la famiglia, potreste fare qualcosa di serio per il decoro del Valentino.

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