sabato, agosto 12, 2017

I have a dream

Guardo fuori dalla finestra della nostra casetta di Copenaghen. Non è proprio proprio nostra, o meglio, lo sarà per questa settimana, potere di Airbnb. È la casa dove vive di solito Stefan, un tizio col quale mi sono solo scambiata email: per entrare ho digitato un codice su un tastierino e la chiave della porta era, come da copione, sotto lo zerbino. Sempre che si possa definire serratura quello scattino che fa la porta per chiudersi.
Dicevo, guardo fuori dalla finestra: il cielo è grigio, pioviggina e diresti che è ottobre. Le biciclette sfrecciano su piste ciclabili larghe quanto Corso Vittorio, incuranti della pioggia e del freschetto. Chiedo al programmatore se, magari in un'altra vita, non gli sarebbe piaciuto vivere in un posto così, con le finestre al piano terra senza inferriate, una porta di cartone con una serratura che non esiste, una cargo bike col tettuccio per la pioggia con cui sfrecciare senza strombazzare alla signora col cane o all'ennesima auto parcheggiata. Ok, abbiamo fatto una mini spesa al discount e abbiamo speso quasi l'equivalente di 40 euro, ma la felicità da qualche parte si paga. Copenaghen trema, da domani inizia la vacanza.

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