giovedì, giugno 18, 2015

In movimento - mezzi pubblici

Tempo fa mi sono imbattuta in una t-shirt molto simpatica che riportava un messaggio tipo "tutti i posti sono a portata di camminata, basta avere tempo". Certo, se avessi molto tempo da farmi passare, potrei fare a meno dei mezzi su ruote che uso ogni giorno, ma la realtà è un'altra: tutti abbiamo fretta di andare da qualche parte e andarci a piedi non è (sempre) la soluzione migliore.
Nel mio caso specifico il mezzo in questione è spesso e volentieri un autobus, sono cliente affezionata GTT da quando sono venuta ad abitare a Torino e ogni anno verso il mio obolo di 300 euro circa per l'abbonamento annuale.
Questa la premessa per raccontarvi come si sopravvive all'utilizzo della rete urbana, senza farsi venire troppi mal di pancia e soprattutto viaggiando con un bimbo piccolo. Con una simpatica bonus track sul finale, ma ci arriviamo al momento giusto.

1-L'attesa
L'attesa di un mezzo può diventare snervante; per esperienza personale i mezzi che hanno passaggi ad intervallo sono più "puntuali" di quelli ad orario, che spesso e volentieri non lo vedono rispettato.
L'arma che ogni utente ha dalla sua parte è l'app GTT, attraverso la quale è possibile avere i passaggi in tempo reale di tutte le fermate e di tutte le linee. Io la uso spesso, soprattutto per capire quando è ora di uscire da casa in modo da non dover passare troppo tempo in fermata o verificare eventuali passaggi di altri mezzi che mi piacerebbe incrociare lungo il percorso.
Importantissimo è memorizzare l'ora di arrivo in fermata perchè, se l'attesa diventa particolarmente lunga, ... leggete in fondo.

2-C'è un bus all'orizzonte :-)
Eccolo, finalmente sta arrivando, non resta che stendere il braccio e aspettare che si fermi. Il peggio che può capitare è che il bus riporti una delle tristissime diciture "fuori servizio", "deposito" o, massimo della sfiga, "corsa limitata" (se così fosse chiedere sempre all'autista. Nel mio caso spesso è limitata a 4 fermate dopo quella di casa).

3-E adesso come ci salgo?
Care mamme, sappiate che da regolamento GTT potete salire con la carrozzina/passeggino senza pagare un biglietto aggiuntivo. Il buonsenso poi è il primo a dire di non cercare di usare la carrozzina/passeggino come un ariete per farsi spazio tra la gente disposta a strati. Io sinceramente ho sempre evitato di usare mezzi a 4 ruote per i viaggi in bus, ho portato tanto la mia piccola iena con un baby carrier, prima sulla pancia e poi sulla schiena e per spostarsi coi mezzi pubblici mi sembra sia la soluzione migliore. Adesso usciamo quasi sempre senza passeggino e, anche quando ce l'abbiamo, di solito lo tengo chiuso finché proprio non ne abbiamo bisogno.
Il fatto di salire con un bimbo senza passeggino comunque ha i suoi pro e i suoi contro: in caso di mezzo strapieno non sempre troverete l'anima pia disposta a cedere il posto al pargoletto: preparatevi ad un eventuale viaggio della speranza.
Ormai quasi tutte le linee sono coperte da mezzi accessibili anche con un passeggino, gli unici che ancora sono davvero impraticabili sono i piccoli bus, tipo quelli che servono la linea 47, e i vecchi tram arancioni che viaggiano sulle linee 9, 16 e 13. Per queste ultime, recentemente, sono stati inseriti un tram vecchio e uno più nuovo alternati: mal che vada quindi potete aspettare il successivo e dovreste salire senza problemi.

4-Le malizie del viaggiatore
Se siete frequentatori abituali di certe linee poi è facile imparare a conoscerle e a muoversi di conseguenza. Ad esempio, ormai ho capito che all'ora alla quale esco di solito per portare la piccola iena al baby parking passano due bus vicinissimi, uno dei quali va a morire a 4 fermate da casa. Oppure sul bus strapieno inizierete a riconoscere lo sguardo del passeggero disposto a cedere alla piccola iena la sua preziosa seduta.

5-Bonus track
Lo sapete vero che avete diritto ad un indennizzo in caso di ritardo? Probabilmente no, visto che è notizia del 29 Maggio sulle pagine di Torino de "La Stampa" che, da quando è stato istituito, sono state inviate circa 300 domande e solo 85 di esse avevano le caratteristiche idonee all'erogazione dell'indennizzo. Tre di queste erano le mie '_'
Sono 3 euro e vi vengono dati sotto forma di titoli di viaggio (non per forza due biglietti singoli, io di solito li uso per comprare carnet da 15 che usa mio marito nel week end quando ci muoviamo col bus). Qui trovate le istruzioni per fare la richiesta e anche i ritardi che prevedono l'indennizzo. Se pensate che siano solo 3 euro, pensate anche che se tutti quelli che erano sul bus con voi quella volta e tutte le altre volte che ne avevate diritto e non lo sapevate avessero fatto la richiesta, magari le cose inizierebbero a cambiare, ecco.
Buon viaggio.

Aggiornamento del 2/12/2015: ho ricevuto giusto ieri la risposta ad un'altra richiesta di rimborso che avevo inoltrato e, anche questa volta, è stata accolta. Dovete provarci anche voi, più siamo, più ne dovranno evadere e magari si decideranno a migliorare ulteriormente il servizio. Dai dai dai!

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