sabato, novembre 28, 2015


Immaginate di svegliarvi una mattina, una mattina come tutte le altre, e scoprire che tutto quello che pensavate fosse vero in realtà non lo era.
Ricevete un messaggio e venite catapultati in un universo parallelo di cose non dette, non fatte, non capite del quale voi ignorate, probabilmente ingenuamente, l'esistenza.
Immaginate di passare la notte fissando il soffitto e vedendo passare il film della vostra vita negli ultimi 10 anni, dialoghi, cose, persone, fatti e di continuare a non capire, di provare ad immaginare quali potrebbero essere i buchi nel sistema: ma saranno poi davvero quelli?
Dieci anni fa io ho scelto questa vita, l'ho fatto per amore di mio marito e di quella che sapevo sarebbe diventata la nostra vita insieme, la nostra famiglia. E per farlo ho dovuto lasciare indietro la mia di famiglia, e non è stato affatto semplice. Se fossi stata dall'altra parte del mondo probabilmente me ne sarei fatta una ragione e sarebbe stato più facile, mentre a questa distanza a portata di macchina e di fine settimana è stato complicato incastrare le esigenze di tutti.
Quindi, guardandomi indietro, sento di non avere niente da recriminare: vedo tanti bei momenti passati con la mia famiglia di origine e anche con quella "acquisita", sono momenti diversi perchè le persone sono diverse, ma è giusto così. Vedo anche tante foto di compleanni, pranzi, cene, momenti in famiglia sulle quali mancano sempre la mia faccia e quella di mio marito, ma anche questo l'avevo messo in conto, quando ho deciso di venire ad abitare qui. E va bene così, anche se ovviamente mi dispiace.
Quello che invece non avevo messo in conto è che comunque avrei sbagliato qualcosa e che l'avrei scoperto soltanto adesso. Pensavo che le persone adulte si parlassero quando le cose non vanno, che non si tenessero tutto dentro per poi esplodere come delle bombe. Pensavo ed evidentemente mi sbagliavo, perchè io sono sempre stata abituata così: se una cosa non va se ne parla e si cerca di trovare un punto di incontro, d'altra parte i rapporti tra le persone, siano d'amore, di fratellanza o di amicizia, sono proprio come cantava JAx quando ero una ragazzina "Che cos'é questo amore se non uno scambio di interessi, che pone le fondamenta su una serie di compromessi". Perchè è impossibile che gli altri si comportino sempre come piacerebbe a noi, però possiamo coltivare una relazione in modo da trovare degli accordi perchè possa funzionare. Quando va tutto bene ed è tutto fantastico è solo l'inizio, è l'innamoramento, sono le farfalle nello stomaco, le telefonate fino alle 3 di notte e non aver bisogno di mangiare e di dormire perchè basta quello. E' la parte più facile; costruire quello che viene dopo invece è difficile ed è inutile che cerchiamo di raccontarcela in modo diverso. Poi è ovvio che le persone sono tutte diverse, con alcune siamo più portati ad andare d'accordo, con altre meno, ma è sempre un lavoro da portare avanti giorno dopo giorno, a volte ingoiando dei rospi e cercando di farcela passare, mentre altre volte facendo un sorriso.
I rapporti tra le persone sono complicati e bellissimi e più mi sforzo di capire le dinamiche interne di certe realtà e meno ne capisco. Ma non mi arrendo.



domenica, novembre 22, 2015

Avevo iniziato a scrivere il mio primo post sui materiali, avrei voluto parlarvi di carta, ma, mentre scrivevo, mi sono accorta che non riuscivo ad arrivare al nocciolo del discorso. Avevo scritto una valanga di premesse che mi erano sfuggite dal precedente post, così ho pensato di riunirle tutte in un altro post, l'ultimo lo giuro, prima di arrivare finalmente a parlare dei miei tanto cari materiali.
Prima premessa: non entrerò nel merito della raccolta differenziata dedicata alle aziende e alle attività, ma resterò soltanto nell'ambito domestico, che in fondo è quello che ci interessa di più. E non intendo nemmeno commentare o discutere le vostre TARI :-) mentre invece sono molto curiosa di sapere come funziona la tariffazione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in altri paesi, quindi cari lettori statunitensi e francesi che vedo nelle statistiche raccontatemi pure la vostra nei commenti qui sotto.
Non intendo fare commenti sulle diverse TARI perché non conosco le realtà di tutti i comuni d'Italia, il tipo di servizio e i suoi costi di gestione, la copertura che il comune intende raggiungere con la TARI stessa e tutto quello che ci gira intorno. Nel mio passato lavorativo ho anche elaborato delle proposte di calcolo della tariffa per alcuni comuni coi quali abbiamo lavorato ed è una cosa davvero complessa che comunque scontenta qualcuno, che siano le utenze domestiche o le non domestiche. Quello di cui il cittadino spesso non si rende conto è che il servizio costa, e non costa poco; una buona raccolta differenziata permette ai comuni di rientrare in piccola parte dei costi grazie ai consorzi di filiera, ma da lì a coprire la spesa totale ce ne vuole.
Seconda premessa: prima di iniziare a parlare di materiali, sarebbe meglio spendere due parole su come funziona in Italia il sistema CONAI, almeno a grandi linee. Per farla proprio breve breve breve il fulcro di tutta la faccenda è l'accordo quadro ANCI CONAI che i comuni sottoscrivono; l'accordo nasce in seno al Decreto Ronchi del 97 e prevede che

Operativamente, ciascun Comune che ha attivato la raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio di un materiale, sottoscrivendo la relativa convenzione, si impegna a conferire i rifiuti di imballaggio al Consorzio di Filiera, secondo le modalità riportate nell’Allegato Tecnico relativo. Parallelamente, il Consorzio di Filiera si impegna a ritirare il materiale e garantirne il successivo avvio a riciclo. Il Consorzio di Filiera si impegna, inoltre, a garantire il riconoscimento di corrispettivi, variabili in funzione della quantità e della qualità del materiale conferiti, che costituiscono i maggiori oneri della raccolta differenziata.(1)

In parole povere: i comuni che sottoscrivono questi accordi ricevono un contributo dai singoli consorzi di filiera (quello della carta, quello della plastica, quello dell'alluminio, quello dell'acciaio, quello del legno e quello del vetro) in funzione della quantità e della qualità dei rifiuti conferiti separatamente dai cittadini.
E' praticamente impossibile che con questi contributi il comune rientri delle spese del servizio, però sicuramente sono un valido aiuto nel far quadrare i conti. Anche perchè i tipi di servizio di raccolta che permettono di raggiungere le migliori performances di differenziata sia a livello quantitativo che qualitativo sono anche quelli che costano di più, come ad esempio la raccolta porta a porta.
La terza premessa invece riguarda i diversi tipi di raccolta differenziata, che vengono progettati incrociando le esigenze logistiche e di performace del comune, senza dimenticare che la soluzione che si è rivelata ottima per una certa realtà potrà rivelarsi disastrosa per un'altra area.
La raccolta può infatti essere:
- stradale, quella che tutti abbiamo ben presente, coi cassonetti posizionati in strada e accessibili a tutti 
- di prossimità, col posizionamento di isole che raccolgono nello stesso posto, a volte dotato di recinzione, cassonetti più piccoli per la raccolta di tutte le tipologie di rifiuti
- porta a porta, con la sparizione di cassonetti in strada a disposizione di più utenze, ma bidoni o sacchi ad uso condominiale/familiare che vengono custoditi in aree private e posizionati sul marciapiede solo nei giorni dello svuotamento.
La raccolta differenziata può essere monomateriale o multimateriale: la prima prevede la raccolta singola di ogni materiale, con la presenza di un bidone per ognuno di essi. Tipicamente alcuni materiali vengono raccolti insieme per ottimizzare i costi e perchè comunque sono poi relativamente facili da separare utilizzando dei macchinari; le due possibilità più utilizzate sono la multimateriale leggera plastica+metalli e il vetro da solo e la multimateriale pesante vetro+metalli e la plastica da sola.
Per facilitare l'utenza ogni comune sceglie anche dei colori per contraddistinguere i diversi contenitori, per cui la carta che a Torino è gialla altrove potrebbe essere bianca, marrone, rosa, verde, blu: non esiste nessuna normativa nazionale che regoli questa cosa.
Direi che con le premesse ho finito, a breve inizio davvero coi materiali, promesso :-) Se intanto però siete curiosi e volete sapere qualcosa in più sui consorzi di filiera potete dare un'occhiata ai loro siti web

CONAI, consorzio nazionale imballaggi, la mamma di tutte le filiere
Comieco, consorzio di filiera degli imballaggi a base cellulosica
Corepla, consorzio di filiera degli imballaggi in plastica
CiAl, consorzio di filiera degli imballaggi in alluminio
Ricrea, consorzio di filiera degli imballaggi in acciaio
Coreve, consorzio di filiera degli imballaggi in vetro
Rilegno, consorzio di filiera degli imballaggi in legno

E se non avete voglia di leggervi troppe cose, in questa pagina del sito del CONAI trovate un ottimo riassunto di tutta la faccenda.
Buon divertimento e buona lettura.

(1) http://www.conai.org/enti-locali/accordo-quadro-anci-conai

mercoledì, novembre 18, 2015


I bambini sono delle spugne, lo vedo bene con la piccola iena che fino a questa primavera diceva a fatica mamma e babbo e adesso ogni tanto parte raccontando episodi accaduti mesi fa, quando neanche ci sfiorava l'idea che stesse comprendendo anche solo vagamente quello che stava succedendo. Adesso bisogna stare attenti a cosa dire, quando dire, quanto dire, cosa fargli vedere e in che occasioni perchè tutto tutto tutto entra in quella testolina e lì resta.
Questo ovviamente non vale solo per la iena, ma vale per tutte le iene del pianeta e lo sanno molto bene i geni del marketing di prodotti per i bambini: noi gli facciamo vedere un cartone animato in tv e loro si ritrovano circondati da una valanga di merchandising coi loro personaggi del cuore.
Io e mio marito abbiamo deciso di limitare la tv ad alcuni momenti della giornata durante i quali ci fa comodo avere la iena tranquilla sul divano, di solito mentre organizziamo i pasti. Abbiamo anche scelto di non fargli vedere veramente la tv, ma di attingere ad un bacino decisamente più ampio di programmi per bambini e soprattutto eludere tutto quello che ruota attorno ai vari peppa pig e masha e orso proponendogli delle cose che troviamo simpatiche, intelligenti e adatte alla sua età.
Ecco allora che, con il solito tag "mai più senza", vorrei proporvi una simpatica carrellata di personaggi che magari non conoscete, ma che potrebbero piacere molto sia a voi che ai vostri bimbi.
Partiamo coi preferiti di Samu: Charlie&Lola!
La prima vacanza con la V maiuscola della iena è stata quella di agosto 2013: lui aveva 6 mesi e siamo stati una settimana a Londra, una città dove torniamo sempre volentieri e dove ci sentivamo sufficientemente sicuri di potercela fare con un bimbo così piccolo. Mentre passeggiavamo a Camden mi sono imbattuta in una libreria di libri usati e ho fatto acquisti: ho comprato diversi libri per bambini e uno era proprio "I will not ever never eat a tomato". Quando la iena ha iniziato ad interessarsi alle figure ho iniziato anche a leggerglielo e ad oggi resta uno dei suoi libri preferiti. Un giorno, memore del bollino "as seen on tv" sulla copertina, ho provato a dare un'occhiata su Amazon per vedere se esistevano dei dvd con le avventure dei due fratellini e zac eccoli qua, anche in lingua italiana. Inutile dire che si è subito innamorato di Ciarlilolativi e che non perde occasione per richiedere le sue puntate preferite: Ciarlilolapoddo (la storia del libro di cui sopra), Ciarlilolastrumenti, Ciarlilolapicnic, Ciarlilolananna, Ciarlilolalibro e via così.
Charlie è un bimbetto di circa 7/8 anni che ha questa sorellina che si chiama Lola e che, come ripete sempre all'inizio di ogni storia, è più piccola di lui ed è molto simpatica. I genitori di questi bimbi non si vedono mai, pur venendo nominati di tanto in tanto, mentre vediamo spesso i loro amichetti Marv e Lotta, Sizzels, il cane di Marv, e soprattutto Soren Lorensen, l'amico immaginario di Lola. Non si tratta quasi mai di storie inverosimili o eccessivamente stravaganti, ma di racconti di vita di tutti i giorni visti però con gli occhi di un bambino e della sua sorellina. Se volete averne un assaggio vi lascio il video di una puntata reperibile su youtube, dove però lo trovate solo in inglese; i dvd comunque si trovano ancora su Amazon ad un costo davvero irrisorio.
Abbiamo anche comprato una raccolta di libri, sempre su Amazon, ma nell'usato: è un box con cinque storie che già la iena conosceva perchè sono nei dvd, però adora leggerle, anche perchè le illustrazioni sono super carine e rimandano alla grafica del cartone animato, che mescola foto, collage e animazione in modo molto simpatico.
Dategli una possibilità e non ve ne pentirete.
In attesa della prossima segnalazione godetevi Ciarlilolapoddo



sabato, novembre 07, 2015


Occchei ci siamo: abbiamo ridotto, tutto quello che non siamo riusciti a ridurre l'abbiamo riutilizzato, ma adesso davvero non possiamo fare altro che buttare nel bidone. Ed ecco che entra in gioco la prossima R: riciclare!
Ci sono mille modi per disfarsi di un rifiuto, ma uno solo è quello giusto e non sempre è facile capire quale sia.
Nella mia vita prima dell'arrivo della piccola iena mi era stato chiesto di preparare dei volantini informativi da distribuire ai cittadini dei comuni per i quali avremmo progettato il sistema di raccolta dei rifiuti. Quando mi sono trovata di fronte al foglio bianco mi sono detta "che bello! voglio proprio metterci dentro tutto quello che la gente dovrebbe sapere, le risposte a tutte le domande che negli anni mi sono sentita rivolgere, con questo foglio in mano tutti sapranno buttare le cose giuste al posto giusto!" Mi sarebbe piaciuto scriverci tutto quello che avevo in testa e che mi sembrava indispensabile, ma alla fine mi sono dovuta scontrare prima con la dimensione del pieghevole che avevamo scelto e poi, soprattutto, con la leggibilità. Se avessi scritto un poema nessuno lo avrebbe mai letto e forse vi siete accorti anche voi che quando distribuivano il dono della sintesi io probabilmente ero in bagno.
Per me era importantissimo che tutti i cittadini potessero avere in mano qualcosa che permettesse loro di fare un lavoro ben fatto: il problema fondamentale, infatti, è che la raccolta differenziata è una cosa bellissima, ma funziona solo se tutti la fanno bene, altrimenti non ha senso.
Ma, come avevo già scritto in un altro post, non voglio stare qui a pensare a quello che possono fare (e magari non fanno) gli altri, ma a quello che possiamo fare noi. E la prima cosa che ognuno di noi può fare è proprio prestare attenzione a quello che ci passa ogni giorno per le mani: ogni oggetto di cui decidiamo di liberarci è fatto di uno o più materiali e, una volta individuato di quali si tratta, sarà molto facile indirizzarlo nel giusto cassonetto.
Possiamo dividere i nostri rifiuti in due grandi famiglie: imballaggi e non imballaggi. I primi sono piuttosto semplici da riconoscere perché sono i contenitori degli oggetti che acquistiamo e sono fatti di materiali abbastanza riconoscibili: carta, plastica, vetro, metalli e, di recente, bioplastiche come il mater bi. Questi materiali poi possono essere usati da soli nei cosiddetti imballaggi monomateriale oppure combinati tra di loro, a volte in modo che possano comunque essere separati, altre volte accoppiati in modo inscindibile, come nel caso dei poliaccoppiati (il tetrapak® ne è uno degli esempi più noti).
Gli altri rifiuti che produciamo di solito sono contenuti all'interno degli imballaggi che buttiamo e sono scarti alimentari, abbigliamento, rifiuti elettrici ed elettronici, pile, farmaci, mobili, oggettistica, insomma qualsiasi cosa della quale decidiamo di liberarci. Di quest'ultimo gruppone di rifiuti ci occuperemo solo alla fine, prima vorrei toccare le categorie merceologiche più "semplici" e con le quali abbiamo a che fare più spesso: carta, plastica, vetro, metalli, rifiuti organici. Queste sono le categorie di rifiuti che tutti noi dovremmo dividere tra le mura domestiche (e so che lo fate tutti, vero?) e sono anche quelle delle quale vorrei raccontarvi qualcosa di più, un post per ogni materiale a partire dai prossimi giorni, quando riceverò la giusta ispirazione. E siccome qui sono a casa mia finalmente potrò usare tutto lo spazio che voglio per darvi qualche dritta in più su come diventare dei perfetti separatori di rifiuti.

mercoledì, novembre 04, 2015

E' ormai evidente che sia arrivato il Natale: con il mese di Novembre i negozi si sono riempiti di stelle comete, luci, palline, alberi, babbi natale, carte da regalo e quant'altro.
Lo scorso fine settimana hanno anche acceso le luminarie, le bellissime luci d'artista che se non avete mai avuto occasione di vedere... bè, dovete venire a Torino a vederle. Avete tempo fino all'epifania, quindi non avete scuse! Sicuramente organizzeremo una serata a passeggio con la piccola iena, che, come tutti i bambini, ama il Natale e le luci.
Ma il suo amore per il Natale non è quello di un adulto, il Natale in fondo è una festa che piace a tutti perchè arriva in un momento dell'anno in cui è bello stare al calduccio, in casa, in famiglia, giocare a tombola (o meglio ancora a Dixit), mangiare cose che fanno Natale, si sta a casa dal lavoro, ci sono le luci, ci si scambiano i regali, ... insomma Natale ci piace :-)
Ma la iena il Natale lo venera, ci ammorba tutto l'anno coi libri del Natale, l'albero di Natale, la stella cometa, la storia del presepe e Piccolo Pelo.
I miei suoceri l'anno scorso avevano appeso alla porta di casa una stella cometa luminosa, di quelle super cinesi che arrivano direttamente dai gran bazar del niente, appunto. Ecco, la iena, dal giorno dopo l'epifania, non perde occasione per chiedere notizie di suddetta stella cometa ogni volta che andiamo a casa loro, compresa la volta in cui avevano installato la piscinetta in giardino per farlo sguazzare insieme a mio nipote. Lui avrebbe voluto anche la stella cometa anche al mese di Agosto.
Ah, ma tra poco l'avrà, credo che i miei suoceri siano un po' meno sul pezzo rispetto al Lidl, ma per l'otto dicembre dovrebbe tornare al suo posto.
Anche a me il Natale piace, ma adesso lo trovo un tantino in anticipo sui tempi; non ho ancora tirato fuori il giaccone super pesante, come dicevo nell'altro post, che già è il momento di addobbare l'albero. No no, non fa per me.
Spiegheremo alla iena che fino al mese prossimo in casa non vedrà neanche una frangettina dorata piccola.